Alla Chiesa di Dio che è in Taranto
Venerato e carissimo confratello, cari fratelli e sorelle,
già nove mesi sono trascorsi dalla pubblicazione della nomina con la quale il Santo Padre mi affiancava a Te, come Arcivescovo Coadiutore, nella cura di questa Chiesa. Oggi, con la pubblicazione dell’accettazione da parte di Sua Santità della Tua rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi Metropolitana di Taranto per raggiunti limiti di età, Ti succedo, venerato confratello, nella guida della Chiesa tarantina quale Arcivescovo Metropolita.
Sento innanzitutto la necessità di esprimere la mia profonda gratitudine al Santo Padre, Papa Francesco, per avermi chiamato al timone di questa venerabile e santa Chiesa di Taranto.
AffiancandoTi nel ministero in questi mesi come Coadiutore, Eccellenza carissima, ho fatto tesoro della Tua cura pastorale saggia e attenta e ho avuto modo di iniziare a conoscere persone e comunità, tradizioni e tessuto sociale di questa terra benedetta da Dio. Un periodo di grazia, il tempo trascorso al Tuo fianco, che mi ha permesso di entrare in punta di piedi in una realtà a me completamente nuova.
Cari presbiteri e diaconi, cari religiosi e religiose, cari laici e laiche che formate il santo e fedele popolo di Dio, nel tempo trascorso con voi qui a Taranto, ho avuto la possibilità di conoscere il fervore della vostra fede, la vostra vivacità pastorale, la ricchezza delle vostre tradizioni culturali e di pietà popolare. Insieme a tutto questo, ho percepito anche la vostra sofferenza causata dai disagi sociali e ambientali da cui questa nostra amata terra, purtroppo, è segnata.
Cammineremo insieme, rafforzando la nostra adesione a Gesù Cristo e alla sua Chiesa e impegnandoci a testimoniare nel vissuto quotidiano la nostra fede che ci dona sempre, in ogni situazione, la possibilità di sperare tutto il bene che portiamo nel cuore e ci dona il coraggio per adoperarci affinché esso si realizzi.
Insieme, pertanto, ci rimboccheremo le maniche al fine di continuare a costruire, nella comunione, una Chiesa bella, accogliente e capace di raggiungere ogni angolo del nostro territorio e ogni cuore ferito nella dignità affinché Cristo possa illuminare e guarire.
A Te, carissimo fratello Vescovo, un grazie riconoscente da tutta la Chiesa di Taranto e mio personale: il Signore, che Ti ha voluto Pastore di questo lembo di terra tra due mari, Ti accompagni ogni giorno e Ti benedica perché possa lavorare ancora per il bene della Chiesa.
A tutti voi, cari fratelli e sorelle in Cristo una parola di saluto beneaugurante e benedicente.
Confido nell’intercessione di Maria, stella dell’evangelizzazione e di San Cataldo, nostro amato patrono.